Gli Onorevoli - Totò

Oliviero Beha

Guardatelo PER FAVORE !!!!

lunedì 27 aprile 2009

RICORDI (1)

Il mio ultimo anno di Magistrale si concluse con una esperienza abbastanza amara per me…
Tutti sanno che DETESTAVO il metodo di insegnamento che si utilizzava in quegli anni, tutti sanno che il Magistrale ed il Classico erano scuole CHIARAMENTE conservatrici e (quindi) di destra.

Eravamo solo 7 i maschi che frequentavano il Magistrale all’epoca, in una situazione che chiaramente ci poneva sotto i riflettori.
Odiavo frequentare quella scuola. Professori di straordinaria capacità si alternavano a folli o dementi che ci sfiancavano.
La mia professoressa di inglese (R. di matino se non erro) era la più detestata.
Il suo primo giorno, senza nemmeno ascoltarmi (ma vedendo i miei capelli lunghi ed il mio modo di vestire, quantomeno alternativo) mi disse: “Tu non hai un buon accento per l’inglese. Trasferisciti al corso di Francese” .
Gli risposi che avevo sempre fatto INGLESE e che non intendevo cambiare a quel punto.
Per le prime 4 o 5 lezioni mi chiese sempre se ancora non avevo capito che dovevo cambiare “corso”….
...Ma di fronte al mio diniego decise di agire in altro modo: i miei compiti avevano un unico voto : 3.
L’unica variazione era se darmi un 3- o un 3+.
Non aveva importanza alcuna se avevo aiutato compagne di scuola facendole prendere un bel 7 o un 8… il mio voto era invariabilmente un 3 !
Mi venivano segnati come errori doppi BLU ( sic!!!!) anche regole che ancora non avevamo studiato e comunque non serviva a nulla protestare.
Protestai una volta…poi capii che era operazione inutile.
In compenso ebbe la sfacciataggine di promuovere un mio compagno … al contrario di me …FASCISTA che aveva la bellezza di 32 tre nel secondo quadrimestre
Poi…. Venni a sapere che i due … negli ultimi periodi erano divenuti amanti.
Ma…va bene… è la vita.
In quegli anni i professori venivano a trovarmi spesso nel bar di fronte al magistrale… ed immancabilmente mi trovavano mentre leggevo i libri di Sigmund Freud o Fromm.

Mi chiedevano perché non entravo a scuola ed io immancabilmente spiegavo loro che imparavo di più leggendo un libro.
La mia FOLLE PASSIONE erano i compiti di italiano.
NON MANCAVO MAI. La mia tortura era invece quella di venir tartassato dai miei compagni per fare anche il loro compito. A fine anno arrivai a dover fare la bellezza di 8 compiti di italiano ( nell’arco di una mattinata) più il mio.
Tutti differenti, magari 5 con lo stesso tema, ma tutti scritti con stili differenti e con concezioni che si alternavano.
Il mio voto era fisso: un 7 !
Era il voto massimo che il Prof. D’A. avesse mai dato in vita sua (ex Sindaco di Casarano, notoriamente fascista, era oramai in età da pensione).
I voti che gli altri prendevano per compiti scritti da me (chiaramente influenzati dalla personalità degli individui) andavano dal 6 al 6,5.
Idee differenti ma stima grande con il professore.
L’ultimo compito dell’anno avvisai per tempo tutti gli amici che … IO MI SAREI DEDICATO SOLTANTO AL MIO COMPITO (almeno per una volta !!!)
…ma non mi credettero, mi presero in giro e mi dissero che li avrei comunque aiutati.
Spiegai loro che VOLEVO per una volta almeno concentrarmi soltanto sul mio compito…
ma inutilmente: non vollero darmi ascolto.
Infatti quel giorno, di fonte ad un mio diniego, continuarono sino all’ultimo momento a crocifiggermi con richieste di aiuto. Non cedetti.
Fu il mio voto migliore…. Un 7,5 (il voto più alto che quel prof. avesse mai dato!)
ma io passai alla storia non come il ragazzo che aveva fatto loro i compiti per tanti anni… ma come quello che si rifiutò di aiutarli.
E’ uno strano segreto quanto accade nella mente umana.

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