Pensiamoci un attimo:
in che situazione stiamo ?
Miei cari amici salentini (mi rivolgo ai non-rimbambiti, ovviamente)
il sud d'Italia è divenuto (nonostante l'entrata degli "Stati affamati") il SUD (inteso come la parte povera) D'EUROPA,
e, se non siete proprio degli imbecilli ai quali basta drogarsi o ubriacarsi la sera, vi sarete resi conto che per noi non vi sono prospettive.
I soldi arrivano al SUD ma i politici prestigiatori li fanno sparire, indirizzandoli verso i personalissimi "orticelli elettorali".
Gli altri, NOI....
Siamo PRONTI psicologicamente alla rovina....
Certo non tutti siamo allo stesso stadio, alcuni stanno meglio, i ricchi sono sempre più ricchi ...
ma la gente che deve sopravvire onestamente del proprio lavoro viene STRANGOLATA dalla crisi, dal governo (più che LADRO!) ,
e dai politici di tutti gli schieramenti che (da veri parassiti) "lucrano, sopravvivono e si arricchiscono" a spese nostre.
Inutile che lo dica ... lo sapete tutti:
non possiamo dire che i politici sono tutti corrotti
(perchè non ne abbiamo le prove e non ci daranno mai i mezzi per averle)
MA LO PENSIAMO TUTTI !!!!
Quale è la "linea" che segnala il confine tra il sopportabile e il NON SOOPORTABILE ?
Quando gli italiani (presi per il culo, derubati, male amministrati, derisi, mortificati, affamati, ecc.) capiranno che immediatamente
URGE una RIVOLUZIONE ?!!!!
Intendiamoci... non si tratta di prendere "parte politica" (si potrà discutere di POLITICA soltanto DOPO che ci saremo liberati di questa vergognosa classe politica):
destra, centro e sinistra dovrebbero essere ugualmente INFEROCITI contro questo sitema che tende ad autoconservarsi contro le legittime richieste di personaggi di "qualità" superiore (vedi il caso GRILLO di recente) ,
utilizzando ogni strumento (legale ed illegale, legittimo o meno) che l'inconsistenza intellettiva degli italiani permette loro.
Il pericolo attuale è certamente Berlusconi ed il suo schifoso mondo immaginario fatto di miliardari, veline, puttane, leccaculo e morti di fame,ma ancor più lo è il mondo politico nella sua completezza, che (etichettandoci come antipolitici...ma in realtà siamo soltanto VERI POLITICI anti-corrotti!)
tenta in tutti i modi di conservare l'immensità di privilegi che questa finta democrazia ha consacrato oramai a loro.
DESTRA, CENTRO e SINISTRA dovrebbero unirsi CONTRO questa MELMA SCHIFOSA e parassita che si aggira per il Paese con l'ironico soprannome di POLITICI (di tutti i livelli!) .
(continua)
venerdì 17 luglio 2009
martedì 14 luglio 2009
venerdì 10 luglio 2009
La mosca... - Marco Travaglio
La mosca tzé tzé da l'Antefatto.it
Leggo su tutti i giornali, l’Unità compresa, che “Di Pietro attacca il Quirinale”.
Che, secondo Bondi, questo attacco segna la decisiva trasformazione dell’Idv in un “movimento a tratti antidemocratico”, ragion per cui “il Pd deve affrancarsi definitivamente e nettamente dall’Italia dei Valori”.
Appello subito accolto da Dario Franceschini: “E’ intollerabile che Di Pietro coinvolga il Presidente della Repubblica nella polemica politica” anziché “essergli grato” come lo è già “tutto il Paese”. Ingolosito, vado in cerca dell’attacco di Di Pietro al Quirinale.
Dovrebbe essere sul suo blog. Dove, in effetti, si parla di Napolitano. Comincio a leggere, speranzoso: “Signor Presidente, lei sta usando una piuma d’oca per difendere la Costituzione dall’assalto di un manipolo piuttosto numeroso di golpisti”.
Ma questo è un attacco al manipolo di golpisti, cioè al governo Al Pappone.
Proseguo: “Oramai non è più evitabile lo scontro con un governo che ha agito esclusivamente nell’interesse di pochi, spesso di una sola persona, a colpi di fiducia, di cene carbonare, di vili attacchi verbali, negando la realtà, la crisi del Paese, insultando la dignità dei cittadini e usando la menzogna come strumento sistematico di propaganda”.
Ecco, mi pareva: è un attacco al governo. Ma ora dovrà per forza arrivare anche l’attacco al Quirinale. “Non basta affidarsi al buonsenso della maggioranza…”.
Niente da fare, nessun attacco al Quirinale. Torno indietro e rileggo tutto da capo. Impossibile che tutti i giornali abbiano preso un abbaglio. Nella fretta della lettura, dev’essermi sfuggita qualche espressione insultante, aggressiva, offensiva, diffamatoria, calunniosa contro Napolitano. Finalmente la trovo.
Eccola: “Signor Presidente”. Parole grosse. Roba da querela.
Leggo su tutti i giornali, l’Unità compresa, che “Di Pietro attacca il Quirinale”.
Che, secondo Bondi, questo attacco segna la decisiva trasformazione dell’Idv in un “movimento a tratti antidemocratico”, ragion per cui “il Pd deve affrancarsi definitivamente e nettamente dall’Italia dei Valori”.
Appello subito accolto da Dario Franceschini: “E’ intollerabile che Di Pietro coinvolga il Presidente della Repubblica nella polemica politica” anziché “essergli grato” come lo è già “tutto il Paese”. Ingolosito, vado in cerca dell’attacco di Di Pietro al Quirinale.
Dovrebbe essere sul suo blog. Dove, in effetti, si parla di Napolitano. Comincio a leggere, speranzoso: “Signor Presidente, lei sta usando una piuma d’oca per difendere la Costituzione dall’assalto di un manipolo piuttosto numeroso di golpisti”.
Ma questo è un attacco al manipolo di golpisti, cioè al governo Al Pappone.
Proseguo: “Oramai non è più evitabile lo scontro con un governo che ha agito esclusivamente nell’interesse di pochi, spesso di una sola persona, a colpi di fiducia, di cene carbonare, di vili attacchi verbali, negando la realtà, la crisi del Paese, insultando la dignità dei cittadini e usando la menzogna come strumento sistematico di propaganda”.
Ecco, mi pareva: è un attacco al governo. Ma ora dovrà per forza arrivare anche l’attacco al Quirinale. “Non basta affidarsi al buonsenso della maggioranza…”.
Niente da fare, nessun attacco al Quirinale. Torno indietro e rileggo tutto da capo. Impossibile che tutti i giornali abbiano preso un abbaglio. Nella fretta della lettura, dev’essermi sfuggita qualche espressione insultante, aggressiva, offensiva, diffamatoria, calunniosa contro Napolitano. Finalmente la trovo.
Eccola: “Signor Presidente”. Parole grosse. Roba da querela.
giovedì 9 luglio 2009
Animali:Diventa Obbligatorio soccorrerli se feriti in incidenti stradali
(ASCA) - Roma, 7 lug -
Sara' obbligatorio soccorrere animali feriti in incidenti stradali: la Commissione Trasporti della Camera dei Deputati ha infatti approvato, in sede legislativa, l'emendamento dell'onorevole Gabriella Giammanco (Pdl), alla Proposta di legge di modifica del Codice della Strada, in materia di mezzi di soccorso per animali e di incidenti con danno ad animali.
''Si tratta di una grande conquista - spiega Giammanco - per la prima volta verra' inserito nel Codice della Strada un principio mai contemplato dal legislatore.
Chi provochera' un incidente con danno a uno o piu' animali domestici, da lavoro o protetti, dovra' provvedere ad assicurare l'immediato intervento di un medico veterinario, in caso contrario dovra' pagare una sanzione amministrativa che puo' arrivare fino a 1500 euro.
In piu' - continua la parlamentare - le ambulanze veterinarie potranno finalmente dotarsi di segnalatori luminosi e acustici, indispensabili nei momenti di emergenza''.
''Il rispetto nei confronti degli animali - conclude Giammanco - e' un dovere civico di primaria importanza, proprio delle culture piu' progredite.
La legislazione italiana, a piccoli passi, sta raggiungendo traguardi significativi ma e' necessario che si acceleri questo percorso di civilta'''.
Sara' obbligatorio soccorrere animali feriti in incidenti stradali: la Commissione Trasporti della Camera dei Deputati ha infatti approvato, in sede legislativa, l'emendamento dell'onorevole Gabriella Giammanco (Pdl), alla Proposta di legge di modifica del Codice della Strada, in materia di mezzi di soccorso per animali e di incidenti con danno ad animali.
''Si tratta di una grande conquista - spiega Giammanco - per la prima volta verra' inserito nel Codice della Strada un principio mai contemplato dal legislatore.
Chi provochera' un incidente con danno a uno o piu' animali domestici, da lavoro o protetti, dovra' provvedere ad assicurare l'immediato intervento di un medico veterinario, in caso contrario dovra' pagare una sanzione amministrativa che puo' arrivare fino a 1500 euro.
In piu' - continua la parlamentare - le ambulanze veterinarie potranno finalmente dotarsi di segnalatori luminosi e acustici, indispensabili nei momenti di emergenza''.
''Il rispetto nei confronti degli animali - conclude Giammanco - e' un dovere civico di primaria importanza, proprio delle culture piu' progredite.
La legislazione italiana, a piccoli passi, sta raggiungendo traguardi significativi ma e' necessario che si acceleri questo percorso di civilta'''.
La stampa estera: "è il buffone d'Europa"
'Il buffone d'Europa': la stampa estera non fa sconti a Berlusconi
La stampa estera non fa sconti. A Berlusconi e alla sue vicende private, ma soprattutto al suo modo di gestire il potere, la stampa internazionale dedica analisi che al premier sicuramente non faranno piacere.
Dopo l'affondo del Guardian e del New York Times, tamponati dalle parole diplomatiche di Obama e di Barroso, il quadro non si è affatto schiarito, tanto che un lungo articolo di presentazione del vertice comparso sul settimanale francese Express si intitola "Inchiesta sul buffone d'Europa".
«Sotto gli scandali e le berlusconate - scrive il settimanale - lui si piega ma non si spezza.
E una maggioranza di elettori sembra confermargli la fiducia».
L'inchiesta descrive il presidente del Consiglio come personaggio che «cento volte dato per morto, cento volte è resuscitato.
In un'Italia che non crede nella politica (il 25% associano la parola a 'disgustò e il 22% a 'rabbià) lui sfugge all'archetipo del potere: personaggio hollywoodiano, incantatore eccentrico, comico grossolano, coach della mente, amico del bar, illusionista poliglotta colpito dalla sindrome di Zelig - il potere di trasformarsi a seconda delle attese - Berlusconi ha inventato un nuovo modello di dirigente, un politico-people che buca lo schermo da 15 anni, e le cui farse soffocano, spesso, i veri problemi del paese».
«La vita privata di Berlusconi rivaleggia con un momento pubblico», titola lo statunitense LOS ANGELES TIMES, in un articolo che inizia così: «Nessuno accusi il presidente del Consiglio Berlusconi di essere un ospite riluttante».
Secondo il giornale californiano «in Italia e all'estero ha destato sorpresa la disponibilità di Berlusconi a dare il benvenuto ad ospiti che siano donne giovani e fotogeniche».
L'articolo ripercorre poi gli strascichi dell'inchiesta di Bari, evidenziando però che, secondo gran parte degli analisti, «il premier non corre l'imminente pericolo di essere estromesso.
Le cose potrebbero cambiare se gli effetti della crisi economica globale si facessero sentire con più vigore inItalia, che finora ha fronteggiato la crisi meglio di altri Paesi».
THE WASHINGTON POST si sofferma sul rischio terremoto a cui è tuttora soggetta L'Aquila e titola «Lo sciame ismico nella sede del G8 in Italia accrescono la paure sulla sicurezza». Il quotidiano analizzando i disastrosi effetti del sisma nel capoluogo abruzzese, riporta alcuni commenti della popolazione sulla scelta di trasferire il vertice all'Aquila:
«La ricostruzione era già abbastanza complicata senza calcolare i preparativi per il maggior vertice internazionale, si legge nel quotidiano.
Ampio spazio anche sulla stampa spagnola per l'apertura del G8.
EL MUNDO parla del disagio degli abitanti di L'Aquila sotto il titolo »Vogliamo giustizia, non il letto di Obama « e a proposito delle polemiche di ieri scrive che "sorgono voci che propongono di sostituire l'Italia con la Spagna quale membro delclub".
La rubrica polemica LA TRONERA (La Feritoia) sotto il titolo »carisma italiano« torna sulle vicende di Silvio Berlusconi e afferma che il premier »ha tutto ciò a cui tutti aspirano, e l'impunita«. Perchè la sinistra, in 15 anni, ha governato per sette ma appena si è notato. L'Italia, nazione giovane, ha bisogno di carisma».
Il giornale della sinistra PUBLICO titola che «Berlusconi arriva al G8 indebolito dagli scandali» e sostiene che «il vertice di L'Aquila può finire di affondare la pessima immagine internazionale del leader italiano». il pericolo che un forte sisma si ripresenti durante le riunioni e l'eventualità che le notizie scandalistiche sulla vita privata del premier si ripresentino nel corso degli incontri. Infine THE TIMES di Londra dedica oggi una vignetta a Silvio Berlusconi, un'immagine chiaramente caricaturale e pubblicata in un insolito formato che occupa mezza pagina nella sezione del quotidiano dedicata alle opinioni, in cui il presidente delconsiglio italiano è disegnato sorridente, in un suo classico doppiopetto blu, dalle cui tasche e taschino fuoriescono indumenti di biancheria intimsa femminile: reggiseni e slip. Nella vignetta il premier italiano compare accanto ad una scritta 'G8', dove però la cifra otto è sostituita da un reggiseno, che Berlusconi tiene per la spallina. L'immagine, dai tratti caricaturali, è pubblicata nella parte superiore di una pagina che ospita un commento, in cui si accenna al G8 ma che è centrato sul sistema bancario e l'azione del governo britannico a riguardo, a firma di Vince Cable, numero due del partito Liberal-democratico britannico.
Ancora in Spagna in un articolo intitolato «Berlusconi: l'attacco mediatico non pregiudicherà il G8», ripercorre il botta e risposta tra il governo italiano e il Guardian con le recenti dichiarazioni del premier. Poi il quotidiano, rilevando che con il trasferimento delle sede all'Aquila «non ha mai convinto i membri del G8», cita le ultime complicazioni logistiche e di sicurezza della sede abruzzese, a cui si aggiunge «il malcontento degli abitanti che, in buona parte alloggiati nella tendopoli, hanno rivendicato il diritto a vivere il lutto con calma, protestando contro la 'sfilatà di autorità e la perdita di tempo e denaro».
In Germania il FINANCIAL TIMES DEUTCHELAND dedica un articolo interno al capo della protezione civile Guido Bertolaso, dal titolo «Il risolutore dei problemi». Bertolaso, scrive il giornale, «deve garantire l'organizzazione del vertice dei G8 e la sicurezza dei capi di Stato e di governo. Egli e per ora il più importante alleato del capo del governo, Silvio Berlusconi».
La FRANKFURTER ALLGEMENIE ZEITUNG titola «Nuove rivelazioni?» e scrive nel sommario «Gli errori di Berlusconi». Il giornale commenta le «speculazioni» della stampa italiana, secondo cui durante il summit potrebbero arrivare nuove rivelazioni sulla «vita privata del primo ministro»: Berlusconi, osserva la Faz, «reagisce con nervosismo».
«Un G8 fra le rovine dell'Aquila»: titolo identico per i due principali giornali francesi del mattino, LE FIGARO e LIBERATION, che dedicano una corrispondenza e qualche commento al vertice in Abruzzo. Le Figaro titola a pagina 5 «Berlusconi ospita un G8 allargato e atipico» e afferma che «il ventaglio dei dossier e il numero importante dei partecipanti non dovrebbero facilitare impegni vigorosi e vincolanti». In basso nella stessa pagina, un articolo dall'Aquila dal titolo «Nei campi dei rifugiati del sisma la rabbia trasuda», in cui si legge: «se i soccorsi, all'indomani del sisma, sono stati rapidi ed efficaci come mai in Italia, i lavori di ripristino hanno tardato.
Circa il 60% delle case non sono nemmeno danneggiate e tuttavia, tre mesi dopo, il ritorno degli abitanti si fa col contagocce, mentre il centro storico resta vietato».
Liberation scrive che le rovine dell'Aquila sono forse il «simbolo di questo G8 che vive, nel suo formato degli otto Paesi più ricchi, probabilmente gli ultimi istanti della sua storia».
08 luglio 2009
La stampa estera non fa sconti. A Berlusconi e alla sue vicende private, ma soprattutto al suo modo di gestire il potere, la stampa internazionale dedica analisi che al premier sicuramente non faranno piacere.
Dopo l'affondo del Guardian e del New York Times, tamponati dalle parole diplomatiche di Obama e di Barroso, il quadro non si è affatto schiarito, tanto che un lungo articolo di presentazione del vertice comparso sul settimanale francese Express si intitola "Inchiesta sul buffone d'Europa".
«Sotto gli scandali e le berlusconate - scrive il settimanale - lui si piega ma non si spezza.
E una maggioranza di elettori sembra confermargli la fiducia».
L'inchiesta descrive il presidente del Consiglio come personaggio che «cento volte dato per morto, cento volte è resuscitato.
In un'Italia che non crede nella politica (il 25% associano la parola a 'disgustò e il 22% a 'rabbià) lui sfugge all'archetipo del potere: personaggio hollywoodiano, incantatore eccentrico, comico grossolano, coach della mente, amico del bar, illusionista poliglotta colpito dalla sindrome di Zelig - il potere di trasformarsi a seconda delle attese - Berlusconi ha inventato un nuovo modello di dirigente, un politico-people che buca lo schermo da 15 anni, e le cui farse soffocano, spesso, i veri problemi del paese».
«La vita privata di Berlusconi rivaleggia con un momento pubblico», titola lo statunitense LOS ANGELES TIMES, in un articolo che inizia così: «Nessuno accusi il presidente del Consiglio Berlusconi di essere un ospite riluttante».
Secondo il giornale californiano «in Italia e all'estero ha destato sorpresa la disponibilità di Berlusconi a dare il benvenuto ad ospiti che siano donne giovani e fotogeniche».
L'articolo ripercorre poi gli strascichi dell'inchiesta di Bari, evidenziando però che, secondo gran parte degli analisti, «il premier non corre l'imminente pericolo di essere estromesso.
Le cose potrebbero cambiare se gli effetti della crisi economica globale si facessero sentire con più vigore inItalia, che finora ha fronteggiato la crisi meglio di altri Paesi».
THE WASHINGTON POST si sofferma sul rischio terremoto a cui è tuttora soggetta L'Aquila e titola «Lo sciame ismico nella sede del G8 in Italia accrescono la paure sulla sicurezza». Il quotidiano analizzando i disastrosi effetti del sisma nel capoluogo abruzzese, riporta alcuni commenti della popolazione sulla scelta di trasferire il vertice all'Aquila:
«La ricostruzione era già abbastanza complicata senza calcolare i preparativi per il maggior vertice internazionale, si legge nel quotidiano.
Ampio spazio anche sulla stampa spagnola per l'apertura del G8.
EL MUNDO parla del disagio degli abitanti di L'Aquila sotto il titolo »Vogliamo giustizia, non il letto di Obama « e a proposito delle polemiche di ieri scrive che "sorgono voci che propongono di sostituire l'Italia con la Spagna quale membro delclub".
La rubrica polemica LA TRONERA (La Feritoia) sotto il titolo »carisma italiano« torna sulle vicende di Silvio Berlusconi e afferma che il premier »ha tutto ciò a cui tutti aspirano, e l'impunita«. Perchè la sinistra, in 15 anni, ha governato per sette ma appena si è notato. L'Italia, nazione giovane, ha bisogno di carisma».
Il giornale della sinistra PUBLICO titola che «Berlusconi arriva al G8 indebolito dagli scandali» e sostiene che «il vertice di L'Aquila può finire di affondare la pessima immagine internazionale del leader italiano». il pericolo che un forte sisma si ripresenti durante le riunioni e l'eventualità che le notizie scandalistiche sulla vita privata del premier si ripresentino nel corso degli incontri. Infine THE TIMES di Londra dedica oggi una vignetta a Silvio Berlusconi, un'immagine chiaramente caricaturale e pubblicata in un insolito formato che occupa mezza pagina nella sezione del quotidiano dedicata alle opinioni, in cui il presidente delconsiglio italiano è disegnato sorridente, in un suo classico doppiopetto blu, dalle cui tasche e taschino fuoriescono indumenti di biancheria intimsa femminile: reggiseni e slip. Nella vignetta il premier italiano compare accanto ad una scritta 'G8', dove però la cifra otto è sostituita da un reggiseno, che Berlusconi tiene per la spallina. L'immagine, dai tratti caricaturali, è pubblicata nella parte superiore di una pagina che ospita un commento, in cui si accenna al G8 ma che è centrato sul sistema bancario e l'azione del governo britannico a riguardo, a firma di Vince Cable, numero due del partito Liberal-democratico britannico.
Ancora in Spagna in un articolo intitolato «Berlusconi: l'attacco mediatico non pregiudicherà il G8», ripercorre il botta e risposta tra il governo italiano e il Guardian con le recenti dichiarazioni del premier. Poi il quotidiano, rilevando che con il trasferimento delle sede all'Aquila «non ha mai convinto i membri del G8», cita le ultime complicazioni logistiche e di sicurezza della sede abruzzese, a cui si aggiunge «il malcontento degli abitanti che, in buona parte alloggiati nella tendopoli, hanno rivendicato il diritto a vivere il lutto con calma, protestando contro la 'sfilatà di autorità e la perdita di tempo e denaro».
In Germania il FINANCIAL TIMES DEUTCHELAND dedica un articolo interno al capo della protezione civile Guido Bertolaso, dal titolo «Il risolutore dei problemi». Bertolaso, scrive il giornale, «deve garantire l'organizzazione del vertice dei G8 e la sicurezza dei capi di Stato e di governo. Egli e per ora il più importante alleato del capo del governo, Silvio Berlusconi».
La FRANKFURTER ALLGEMENIE ZEITUNG titola «Nuove rivelazioni?» e scrive nel sommario «Gli errori di Berlusconi». Il giornale commenta le «speculazioni» della stampa italiana, secondo cui durante il summit potrebbero arrivare nuove rivelazioni sulla «vita privata del primo ministro»: Berlusconi, osserva la Faz, «reagisce con nervosismo».
«Un G8 fra le rovine dell'Aquila»: titolo identico per i due principali giornali francesi del mattino, LE FIGARO e LIBERATION, che dedicano una corrispondenza e qualche commento al vertice in Abruzzo. Le Figaro titola a pagina 5 «Berlusconi ospita un G8 allargato e atipico» e afferma che «il ventaglio dei dossier e il numero importante dei partecipanti non dovrebbero facilitare impegni vigorosi e vincolanti». In basso nella stessa pagina, un articolo dall'Aquila dal titolo «Nei campi dei rifugiati del sisma la rabbia trasuda», in cui si legge: «se i soccorsi, all'indomani del sisma, sono stati rapidi ed efficaci come mai in Italia, i lavori di ripristino hanno tardato.
Circa il 60% delle case non sono nemmeno danneggiate e tuttavia, tre mesi dopo, il ritorno degli abitanti si fa col contagocce, mentre il centro storico resta vietato».
Liberation scrive che le rovine dell'Aquila sono forse il «simbolo di questo G8 che vive, nel suo formato degli otto Paesi più ricchi, probabilmente gli ultimi istanti della sua storia».
08 luglio 2009
domenica 5 luglio 2009
Ordinaze dementi...
Negli ultimi periodi vanno tanto di moda le ordinanze sindacali ILLEGALI che sindaci dementi e che mai leggono una legge (o se la leggono non riescono proprio a capirla) menano a destra e a manca come se nulla fosse.
Oramai siamo abituati a vedere provvedimenti (a tutti i livelli) che ci lasciano a bocca aperta, increduli se pensare “è un corrotto” o “è un deficiente totale”
ma alcune “cose” ci fanno rabbrividire e arrovellarci su quale “contorcimenti mentali” e piroette amministrative
i saltimbanchi del caso abbiano mai potuto compiere per partorire simili scelleratezze…
su tali indirizzi viaggia, per esempio, la notizia locale
(che provenendo da un “esperto del settore” compie scuola anche nei paesi vicini)
che se una persona si ferma a togliere dei cuccioli dalla strada,
evitando la loro morte o fatali incidenti agli automobilisti …
ne diventa automaticamente proprietario.
Ho già scritto in relazione a ciò (basta tornare poco dietro sul blog e lo si trova)
e non intendo ripetermi, ma affermo con forza che qualsiasi giudice riderebbe e giudicherebbe assurdo un provvedimento di questo tipo.
Vorrei soffermarmi invece (dato che il periodo di caos/causa maltrattamenti di cani in Taviano sta iniziando)
su quella che è un’altra notizia astrusa e priva di qualsiasi fondamento legale che mi è giunta all’orecchio.
Qualche “volenteroso studioso delle leggi” tavianese ha affermato che è vietato dar da mangiare ai randagi (sulla falsa riga di ordinanze di dementi sindaci di alcuni comuni o città italiane, subito sputtanati da esperti, da politici e bocciati da giudici… vedi questo caso: CAMPOBASSO - Vietato dar da mangiare ai randagi.
Lo ordina il sindaco di Campobasso, Giuseppe Di Fabio, giunta di centrosinistra, con un`ordinanza del 28 ottobre che ha già sollevato durissime reazioni. Quella del sottosegretario al Welfare, innanzitutto. Francesca Martini, critica l`iniziativa: «È una barbarie. Significa che l`amministrazione comunale ha fallito perché non conosce e non sa applicare le leggi. )
ordinanza ridicola (nel caso esistesse) e già bocciata dai giudici in tutte le salse, …ma a prescindere da ciò… quali vantaggi porterebbe alla comunità ?
Analizziamo con calma (cosa che pare impossibile ai nostri politici) ma con poche parole questa situazione:
Quale sarebbe il vantaggio del negare cibo ed acqua ai cani ?
Qualche demente penserebbe subito: “Beh, se non gli dai da mangiare vanno via!” … ma vanno via dove ? Via da casa tua, ma vanno sulla strada affianco.
Se tutti facessimo così il cane si allontanerebbe?
NO, ASSOLUTAMENTE.
Il cane, come ogni altro essere ha bisogno di mangiare, bere e nutrirsi.
Dove cavolo volete che vada a mangiare ? Al ristorante ?
Avendo l’olfatto 800 volte superiore a quello umano il cane avvertirebbe l’odore di cibo (cucinato) a Km di distanza, affamato, sarebbe quindi attratto dagli odori provenienti dalle nostre cucine.
E’ ovvio che un cane affamato sia attratto dal paese.
Avete mai visto un assetato che si dirige nel deserto per dissetarsi?!
Concetti elementari che qualsiasi demente dovrebbe capire.
A questo aggiungiamo che il RESPONSABILE della salute degli animali d’affezione (cani e gatti) che si aggirano sul suolo comunale è il SINDACO.
Dovrebbe esser costui, quindi, a fare in modo che tali randagi godano di buona salute (quindi mangino e possano bere a volontà!) ,
mentre per le cure sanitarie è responsabile per legge la ASL locale.
Quindi COLPA DOPPIA e IGNORANZA DOPPIA !
Ma andiamo OLTRE !!!!
Un cane affamato corre il rischio di divenire pericoloso.
Anche loro a causa della fame o di malattie (dovute a carenze vitaminiche, ecc.) possono divenire nervosi, suscettibili, addirittura impazzire…
ma andiamo OLTRE !!!
Un cane denutrito e con gravi carenze alimentari è facilmente vittima di malattie, alcune delle quali possono essere trasmissibili all’uomo (anche se quasi sempre non pericolose) …
QUINDI: non dare da mangiare al cane lo rende vulnerabile alle malattie,
una volta ammalatosi diviene vettore di malattie…
è sin troppo facile capire che mantenere affamato un cane (oltre che MALTRATTAMENTO ad animale da affezione)
significa anche spargere malattie e pericoli per la salute pubblica.
Un provvedimento in tal senso sarebbe condannabile sia come MALTRATTAMENTO AD ANIMALE che come MESSA A RISCHIO DELLA SALUTE PUBBLICA.
(continua)
Oramai siamo abituati a vedere provvedimenti (a tutti i livelli) che ci lasciano a bocca aperta, increduli se pensare “è un corrotto” o “è un deficiente totale”
ma alcune “cose” ci fanno rabbrividire e arrovellarci su quale “contorcimenti mentali” e piroette amministrative
i saltimbanchi del caso abbiano mai potuto compiere per partorire simili scelleratezze…
su tali indirizzi viaggia, per esempio, la notizia locale
(che provenendo da un “esperto del settore” compie scuola anche nei paesi vicini)
che se una persona si ferma a togliere dei cuccioli dalla strada,
evitando la loro morte o fatali incidenti agli automobilisti …
ne diventa automaticamente proprietario.
Ho già scritto in relazione a ciò (basta tornare poco dietro sul blog e lo si trova)
e non intendo ripetermi, ma affermo con forza che qualsiasi giudice riderebbe e giudicherebbe assurdo un provvedimento di questo tipo.
Vorrei soffermarmi invece (dato che il periodo di caos/causa maltrattamenti di cani in Taviano sta iniziando)
su quella che è un’altra notizia astrusa e priva di qualsiasi fondamento legale che mi è giunta all’orecchio.
Qualche “volenteroso studioso delle leggi” tavianese ha affermato che è vietato dar da mangiare ai randagi (sulla falsa riga di ordinanze di dementi sindaci di alcuni comuni o città italiane, subito sputtanati da esperti, da politici e bocciati da giudici… vedi questo caso: CAMPOBASSO - Vietato dar da mangiare ai randagi.
Lo ordina il sindaco di Campobasso, Giuseppe Di Fabio, giunta di centrosinistra, con un`ordinanza del 28 ottobre che ha già sollevato durissime reazioni. Quella del sottosegretario al Welfare, innanzitutto. Francesca Martini, critica l`iniziativa: «È una barbarie. Significa che l`amministrazione comunale ha fallito perché non conosce e non sa applicare le leggi. )
ordinanza ridicola (nel caso esistesse) e già bocciata dai giudici in tutte le salse, …ma a prescindere da ciò… quali vantaggi porterebbe alla comunità ?
Analizziamo con calma (cosa che pare impossibile ai nostri politici) ma con poche parole questa situazione:
Quale sarebbe il vantaggio del negare cibo ed acqua ai cani ?
Qualche demente penserebbe subito: “Beh, se non gli dai da mangiare vanno via!” … ma vanno via dove ? Via da casa tua, ma vanno sulla strada affianco.
Se tutti facessimo così il cane si allontanerebbe?
NO, ASSOLUTAMENTE.
Il cane, come ogni altro essere ha bisogno di mangiare, bere e nutrirsi.
Dove cavolo volete che vada a mangiare ? Al ristorante ?
Avendo l’olfatto 800 volte superiore a quello umano il cane avvertirebbe l’odore di cibo (cucinato) a Km di distanza, affamato, sarebbe quindi attratto dagli odori provenienti dalle nostre cucine.
E’ ovvio che un cane affamato sia attratto dal paese.
Avete mai visto un assetato che si dirige nel deserto per dissetarsi?!
Concetti elementari che qualsiasi demente dovrebbe capire.
A questo aggiungiamo che il RESPONSABILE della salute degli animali d’affezione (cani e gatti) che si aggirano sul suolo comunale è il SINDACO.
Dovrebbe esser costui, quindi, a fare in modo che tali randagi godano di buona salute (quindi mangino e possano bere a volontà!) ,
mentre per le cure sanitarie è responsabile per legge la ASL locale.
Quindi COLPA DOPPIA e IGNORANZA DOPPIA !
Ma andiamo OLTRE !!!!
Un cane affamato corre il rischio di divenire pericoloso.
Anche loro a causa della fame o di malattie (dovute a carenze vitaminiche, ecc.) possono divenire nervosi, suscettibili, addirittura impazzire…
ma andiamo OLTRE !!!
Un cane denutrito e con gravi carenze alimentari è facilmente vittima di malattie, alcune delle quali possono essere trasmissibili all’uomo (anche se quasi sempre non pericolose) …
QUINDI: non dare da mangiare al cane lo rende vulnerabile alle malattie,
una volta ammalatosi diviene vettore di malattie…
è sin troppo facile capire che mantenere affamato un cane (oltre che MALTRATTAMENTO ad animale da affezione)
significa anche spargere malattie e pericoli per la salute pubblica.
Un provvedimento in tal senso sarebbe condannabile sia come MALTRATTAMENTO AD ANIMALE che come MESSA A RISCHIO DELLA SALUTE PUBBLICA.
(continua)
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