Non vuol essere una critica religiosa
(tutti ben sapete che rispetto ogni religione....anche se spesso non condivido!)
ma semplicemente un momento di riflessione
sulle immense grottesche assurdità
che siamo obbligati a subire quotidianamente
(politica compresa, ...destra, centro e sinistra nello stesso squallido, penoso calderone) .
Nessuna fiducia a nessun politico
(Vendola compreso che si "agita" ed agisce, circondandosi di individui che non meritano fiducia alcuna, nel modo peggiore)
...affido a loro il mio più sincero disprezzo.
martedì 23 febbraio 2010
Politica e non-politici
Sui giornali è tutto un fiorire di idee per "preservare" l'ambiente,
per evidenziarlo, salvaguardarlo, pubblicizzarlo, ecc.
Una marea di fondi vengono indirizzati in tal senso.
Una moltitudine di persone vengono interessate, strapagate, "appaltate", contattate per questa meraviglia di idea.
A leggere i giornali si avrebbe l'impressione che finalmente il Salento ha aperto gli occhi ed ha compreso il vero tragitto che dovrebbe compiere per raggiungere un valido equilibrio e proporsi al mondo intero.
Nulla di più falso!!!!
Hanno semplicemente scoperto una miniera di fondi a disposizione e si danno da fare come matti per sfruttarla sino al midollo !
Infatti, per compiere questi ulteriori scempi,
non hanno contattato chi di ambiente si occupa da una vita,
tantomeno chi combatte da sempre per preservarlo...
...ma i soliti "tecnici da strapazzo" specializzati solo nel distruggere e sfruttare,
ammanicati a triplo filo con le amministrazioni,
che compieranno il capolavoro dello "scempio definitivo" (ironia della sorte) in nome dell'ambientalismo.
I "politici" si configurano sempre meglio per quello che sono esattamente :
"NON-POLITICI" .
Offendono e scherniscono la serietà della POLITICA con la loro rozza incompetenza,
con l'atteggiamento da "affaristi consumati", con l'arma dell'ignoranza...
e lasciano eternamente a noi i cocci devastati del loro passaggio.
Nessuna speranza per questo Salento,
nessuna speranza per questa Puglia.
per evidenziarlo, salvaguardarlo, pubblicizzarlo, ecc.
Una marea di fondi vengono indirizzati in tal senso.
Una moltitudine di persone vengono interessate, strapagate, "appaltate", contattate per questa meraviglia di idea.
A leggere i giornali si avrebbe l'impressione che finalmente il Salento ha aperto gli occhi ed ha compreso il vero tragitto che dovrebbe compiere per raggiungere un valido equilibrio e proporsi al mondo intero.
Nulla di più falso!!!!
Hanno semplicemente scoperto una miniera di fondi a disposizione e si danno da fare come matti per sfruttarla sino al midollo !
Infatti, per compiere questi ulteriori scempi,
non hanno contattato chi di ambiente si occupa da una vita,
tantomeno chi combatte da sempre per preservarlo...
...ma i soliti "tecnici da strapazzo" specializzati solo nel distruggere e sfruttare,
ammanicati a triplo filo con le amministrazioni,
che compieranno il capolavoro dello "scempio definitivo" (ironia della sorte) in nome dell'ambientalismo.
I "politici" si configurano sempre meglio per quello che sono esattamente :
"NON-POLITICI" .
Offendono e scherniscono la serietà della POLITICA con la loro rozza incompetenza,
con l'atteggiamento da "affaristi consumati", con l'arma dell'ignoranza...
e lasciano eternamente a noi i cocci devastati del loro passaggio.
Nessuna speranza per questo Salento,
nessuna speranza per questa Puglia.
martedì 16 febbraio 2010
Protezione incivile e Bertowolf
Chi segue questo blog e "Taviano Libera"
sa già bene che ho criticato in tempi non sospetti la Protezione Civile ed il suo operato.
Bertolaso mi ha sempre fatto schifo per la sua incapacità largamente dimostrata.
Ora, specie se ascoltate Marco Travaglio in "i Bertoladri",
vi apparirà un quadro veramente ignobile della situazione.
Hanno preso per il culo gli italiani dicendo che Bertolaso è "l'uomo della provvidenza",
che è l'uomo delle meraviglie che risolve i problemi
("mi chiamo Wolf...risolvo problemi" magica scena di Pulp Fiction)
come quello della spazzatura a Napoli ed il terremoto de L'Aquila...
ma da buoni furbi Berlusconi e Bertowolf impediscono all'informazione di seguire quanto viene fatto
e le telecamere, quindi, non possono documentare che la spazzatura di Napoli non è magicamente scomparsa,
è semplicemente stata portata in una discarica abusiva di appartenenza poco limpida e priva di presupposti per contenerla
(che sta inquinando il terreno e le vite di migliaia di persone che non riescono a mettere in risalto a livello nazionale la loro rabbia) .
Per quanto riguarda L'Aquila continuano ad impedire che le telecamere documentino i fatti
e ci propinano delle belle produzioni televisive modello soap opera (L'Acquilaful !!!)
mostrando che hanno sistemato quattro casette consegnandole a pochi fortunati,
...mettendoci i fiori sui tavoli e accogliendo a sorriso aperto (a 3200 denti) poche persone. ...Oscurando, anche in questo caso, la rabbia di tutti gli altri.
Beh, ricordiamo anche che a Napoli ci hanno raccontato l'ignobile frottola del termovalirizzatore (in realtà un becero, inquinantissimo ed altamente cancerogeno INCENERITORE !!!).
Tutte frottole megagalattiche che solo i dementi ed i poveri pensionati continuano a bersi,
mentre gli speculatori continuano ad applaudire un "Bertowolf" che distribuisce ad amichetti
centinaia di miliardi pagati da noi e senza dar conto alcuno di quanto fa.
L'ennesima storia IGNOBILE, insomma...
solo i poco informati, gli ignoranti, i creduloni spassionati potevano credere che la protezione incivile non fosse che un grande baraccone utilizzato per spartirsi i nostri soldi,
a scambiarsi favori particolari ed a fare la bella vita... alla faccia nostra.
"Bertowolf "è il simbolo della peggiore facciata italiana,
un individuo che certamente NON ha la competenza per far bene
ma è sempre li... ammanicato con tutti,
pronto a criticare ma non a confrontarsi.
Lo schifo assoluto, insomma!
(continua)
sa già bene che ho criticato in tempi non sospetti la Protezione Civile ed il suo operato.
Bertolaso mi ha sempre fatto schifo per la sua incapacità largamente dimostrata.
Ora, specie se ascoltate Marco Travaglio in "i Bertoladri",
vi apparirà un quadro veramente ignobile della situazione.
Hanno preso per il culo gli italiani dicendo che Bertolaso è "l'uomo della provvidenza",
che è l'uomo delle meraviglie che risolve i problemi
("mi chiamo Wolf...risolvo problemi" magica scena di Pulp Fiction)
come quello della spazzatura a Napoli ed il terremoto de L'Aquila...
ma da buoni furbi Berlusconi e Bertowolf impediscono all'informazione di seguire quanto viene fatto
e le telecamere, quindi, non possono documentare che la spazzatura di Napoli non è magicamente scomparsa,
è semplicemente stata portata in una discarica abusiva di appartenenza poco limpida e priva di presupposti per contenerla
(che sta inquinando il terreno e le vite di migliaia di persone che non riescono a mettere in risalto a livello nazionale la loro rabbia) .
Per quanto riguarda L'Aquila continuano ad impedire che le telecamere documentino i fatti
e ci propinano delle belle produzioni televisive modello soap opera (L'Acquilaful !!!)
mostrando che hanno sistemato quattro casette consegnandole a pochi fortunati,
...mettendoci i fiori sui tavoli e accogliendo a sorriso aperto (a 3200 denti) poche persone. ...Oscurando, anche in questo caso, la rabbia di tutti gli altri.
Beh, ricordiamo anche che a Napoli ci hanno raccontato l'ignobile frottola del termovalirizzatore (in realtà un becero, inquinantissimo ed altamente cancerogeno INCENERITORE !!!).
Tutte frottole megagalattiche che solo i dementi ed i poveri pensionati continuano a bersi,
mentre gli speculatori continuano ad applaudire un "Bertowolf" che distribuisce ad amichetti
centinaia di miliardi pagati da noi e senza dar conto alcuno di quanto fa.
L'ennesima storia IGNOBILE, insomma...
solo i poco informati, gli ignoranti, i creduloni spassionati potevano credere che la protezione incivile non fosse che un grande baraccone utilizzato per spartirsi i nostri soldi,
a scambiarsi favori particolari ed a fare la bella vita... alla faccia nostra.
"Bertowolf "è il simbolo della peggiore facciata italiana,
un individuo che certamente NON ha la competenza per far bene
ma è sempre li... ammanicato con tutti,
pronto a criticare ma non a confrontarsi.
Lo schifo assoluto, insomma!
(continua)
lunedì 15 febbraio 2010
AVANTI, IDIOTI...per voi c'è sempre spazio!
Giuseppe Bigazzi è un idiota
e DEVE essere condannato per istigazione al maltrattamento di animali da affezione.
La RAI è sempre di più una MERDA!
http://tv.repubblica.it/copertina/i-gatti-si-cucinano-cosi/42653?video
e DEVE essere condannato per istigazione al maltrattamento di animali da affezione.
La RAI è sempre di più una MERDA!
http://tv.repubblica.it/copertina/i-gatti-si-cucinano-cosi/42653?video
"Fatti gli affari tuoi"
da Repubblica:
Bettega a Mou: "Fatti gli affari tuoi"
Il vicedirettore generale bianconero replica così all'allenatore dell'Inter,
che aveva messo in risalto l'errore dell'arbitro in occasione del rigore concesso a Del Piero.
Essì, cari amici,
il calcio qui c'entra poco.
La cultura mafiosa invece tanto.
"Fatti gli affari tuoi che campi meglio".
Dire la verità in Italia è vietato ed a queste cose Mourinho
non è abituato, quindi "parla troppo"!
Bettega a Mou: "Fatti gli affari tuoi"
Il vicedirettore generale bianconero replica così all'allenatore dell'Inter,
che aveva messo in risalto l'errore dell'arbitro in occasione del rigore concesso a Del Piero.
Essì, cari amici,
il calcio qui c'entra poco.
La cultura mafiosa invece tanto.
"Fatti gli affari tuoi che campi meglio".
Dire la verità in Italia è vietato ed a queste cose Mourinho
non è abituato, quindi "parla troppo"!
Tutto falso!!!
Come affermo oramai da decenni
i bilanci (quello italiano per la UE, ma anche tutti gli altri) si rivelano FALSI, mistificati, parziali, non credibili.
Ogni tanto qualcuno se ne accorge (o come in questo caso lo svela pubblicamente)
ma nessuno ci informa adeguatamente di cosa sia accaduto.
Nessuno prende provvedimenti contro i colpevoli,
nessuno CONTROLLA!
E' tutto falso.
Tutto ciò che ci viene comunicato dai canali informativi ufficiali
non è credibile, è scritto appositamente per avvantaggiare alcuni schieramenti politici
(ma temo che in questa materia non vi siano "potenti non colpevoli") e mantenere tranquilla la massa.
i bilanci (quello italiano per la UE, ma anche tutti gli altri) si rivelano FALSI, mistificati, parziali, non credibili.
Ogni tanto qualcuno se ne accorge (o come in questo caso lo svela pubblicamente)
ma nessuno ci informa adeguatamente di cosa sia accaduto.
Nessuno prende provvedimenti contro i colpevoli,
nessuno CONTROLLA!
E' tutto falso.
Tutto ciò che ci viene comunicato dai canali informativi ufficiali
non è credibile, è scritto appositamente per avvantaggiare alcuni schieramenti politici
(ma temo che in questa materia non vi siano "potenti non colpevoli") e mantenere tranquilla la massa.
sabato 13 febbraio 2010
il mio pensiero
La CORRUZIONE è ovunque.
In Italia non c'è foglia che si muova se non per una chiara volontà "interessata".
Il caso "Protezione Civile" (noto a tutti gli osservatori da tanto tempo)
è solo la riconferma che la Magistratura e le Forze dell'Ordine tanto bistrattate
FUNZIONANO BENE e che le INTERCETTAZIONI TELEFONICHE ed AMBIENTALI servono, anzi SONO INDISPENSABILI !
Ovviamente chi dal crimine ci guadagna
tenterà in ogni modo di farci credere che sono inutili, costose, che infrangono la Privacy, ecc.
ma chiunque abbia anche solo un neurone capisce subito che si tratta di squallide scuse,
preparate ad arte per eliminare un mezzo che può incriminare i parlamentari ed i loro amichetti "poco corretti".
Oramai il cittadino deve difendersi dalla politica mafiosa
come dal peggiore dei virus.
"Armiamoci" e corazziamoci contro questo
che è in realtà il peggiore dei mali.
In Italia non c'è foglia che si muova se non per una chiara volontà "interessata".
Il caso "Protezione Civile" (noto a tutti gli osservatori da tanto tempo)
è solo la riconferma che la Magistratura e le Forze dell'Ordine tanto bistrattate
FUNZIONANO BENE e che le INTERCETTAZIONI TELEFONICHE ed AMBIENTALI servono, anzi SONO INDISPENSABILI !
Ovviamente chi dal crimine ci guadagna
tenterà in ogni modo di farci credere che sono inutili, costose, che infrangono la Privacy, ecc.
ma chiunque abbia anche solo un neurone capisce subito che si tratta di squallide scuse,
preparate ad arte per eliminare un mezzo che può incriminare i parlamentari ed i loro amichetti "poco corretti".
Oramai il cittadino deve difendersi dalla politica mafiosa
come dal peggiore dei virus.
"Armiamoci" e corazziamoci contro questo
che è in realtà il peggiore dei mali.
giovedì 11 febbraio 2010
Articoli da leggere da Repubblica (UTILIZZATORI FINALI E RIPASSATI)
..Il testo dell'ordinanza che ha portato agli arresti e nella quale Bertolaso è indagato
I magistrati parlano di "corruzione gelatinosa". I rapporti con l'imprenditore Anemone
Balducci e i suoi amici, la cricca degli appalti
Ville, escort, assunzioni e auto di lusso
Il capo della Protezione civile non disdegna i favori sessuali di una certa Francesca
"Oggi pomeriggio sono libero... Verrei volentieri per una ripassata"
ROMA - Una "cricca dei banditi". Il gip di Firenze racconta la corruzione che ha governato gli appalti della Maddalena e la ricostruzione a L'Aquila. Le escort di Bertolaso e gli imprenditori che la notte del 6 aprile ridono pensando agli appalti.
Il sistema, scrive il gip Rosario Lupo, funzionava così: "Angelo Balducci e Fabio De Santis, pubblici ufficiali presso il Dipartimento per lo Sviluppo e la competitività del turismo della Presidenza del Consiglio dei ministri, incaricati della gestione dei "grandi eventi" (Mondiali di nuoto di Roma 2009, G8 della Maddalena, 150° anniversario dell'Unità d'Italia) insieme a Mauro Della Giovanpaola, pubblico ufficiale della struttura di missione per il G8 della Maddalena hanno asservito la loro funzione pubblica (alquanto delicata, attesi gli enormi poteri a loro concessi e i rilevantissimi importi di denaro e risorse a carico della collettività) in modo totale e incondizionato agli interessi dell'imprenditore Diego Anemone (e non solo). Tale asservimento veniva ben retribuito con vari benefit di carattere economico e non, anche di grande rilevanza patrimoniale: utilità indirizzate o direttamente ai tre pubblici ufficiali o a loro parenti o a soggetti a loro amici (in particolare Anemone e i suoi collaboratori si mettevano a disposizione dei tre, in particolare di Balducci per risolvere loro qualsiasi tipo di esigenza, anche la più banale)".
E il sistema, scrive ancora il gip, aveva un nome: "Gelatinoso". "Il caso in questione che ben potrebbe essere definito "storia di ordinaria corruzione" viene qui definito "gelatinoso". E non dagli investigatori ma dagli stessi protagonisti di tale inquietante vicenda di malaffare in una delle tante conversazioni telefoniche intercettate: "Il mio ragionamento è questo... Loro evidentemente stanno immersi in un liquido gelatinoso che è al limite dello scandalo" (...). Ma "sistema gelatinoso" non è l'unica definizione del Dipartimento per lo Sviluppo e la competitività del turismo della Presidenza del Consiglio dei ministri. Infatti la struttura cosiddetta della Ferratella (luogo dove ha sede il Dipartimento e di cui fanno parte Balducci, De Santis e Della Giovanpaola) viene definito - senza mezzi termini - dalle molto istruttive conversazioni telefoniche intercettate: "Cricca di banditi", "Banda di banditi", "Task force unita e compatta", "squadra collaudatissima", "combriccola", e i suoi componenti "bulldozer", "veri banditi", "gente che ruba tutto il rubabile", "persone da carcerare"".
Anche l'imprenditore Diego Anemone, del resto, a giudizio del gip, si dimostrava all'altezza della qualità della corruzione assicurata dal sistema in ragione del suo network di rapporti, a cominciare da quello con il Capo della Protezione civile e sottosegretario Guido Bertolaso: "È alquanto inquietante - si legge - che sussistano rapporti di collusione (che definire sospetti è mero eufemismo retorico) tra l'introdottissimo (nonostante la giovane età) Diego Anemone e il potente sottosegretario e capo della Protezione civile Guido Bertolaso (coinvolto nella gestione economica degli appalti aggiudicati con la normativa cosiddetta dei "grandi eventi") che, come risulta inequivocabilmente dalle intercettazioni telefoniche, frequenta spesso e volentieri Anemone e le sue strutture, per così dire, di "relax"".
Gli appalti e il prezzo della corruzione. Nell'elenco che ne fa il gip, sono almeno cinque gli appalti pilotati da Balducci e la sua "combriccola" della Protezione civile: "Lo stadio centrale del tennis del Foro Italico (Mondiali di nuoto Roma 2009); il Nuovo museo dello sport italiano di Tor Vergata (Mondiali di nuoto); il completamento dell'Aeroporto internazionale dell'Umbria Sant'Egidio di Perugia (Celebrazioni 150 anni Unità d'Italia); la realizzazione Palazzo della conferenza e area delegati (G8 Maddalena); la residenza dell'Arsenale (G8 Maddalena)". Il prezzo della corruzione sono ristrutturazioni di immobili, auto di lusso a sbafo, assunzioni di domestici e figli, favori sessuali con pagamento di escort a domicilio.
Angelo Balducci
Scrive il gip: "Angelo Balducci: utilizzo di due utenze cellulari; personale di servizio nella proprietà di Montepulciano; uso di autovettura Bmw serie 5; messa a disposizione di Rosanna Thau (moglie di Balducci) di una Fiat 500; fornitura di mobili (un divano e due poltrone) per la proprietà di Montepulciano; esecuzione di lavori di manutenzione e riparazione negli immobili di Roma e Montepulciano; assunzione di Filippo Balducci (figlio di Angelo e della sua compagna Elena Petronela Buchila); messa a disposizione di Filippo Balducci di autovettura Bmw del valore di 71mila euro; lavori di ristrutturazione per l'appartamento di Filippo Balducci in via Latina a Roma con fornitura di materiali di arredo in legno e tessuti; viaggi a bordo di aerei privati; numerosi soggiorni su sua richiesta all'hotel Pellicano di Porto Santo Stefano; assunzione, su sua richiesta, di Anthony Smith e messa a disposizione di un'abitazione.
"Fabio De Santis: affidamento di lavori pubblici in subappalto a Marco De Santis; utilizzo di un'utenza cellulare; fornitura di mobili destinati alla sua abitazione; prestazioni sessuali a pagamento a Venezia (17 ottobre e 28 agosto 2008) e Roma (13 novembre 2008).
"Mauro della Giovanpaola: prestazioni sessuali a pagamento a Venezia tra il 17 e il 18 ottobre 2008; uso di un immobile con personale di servizio all'isola della Maddalena; messa a disposizione di tre autovetture Bmw; fornitura di mobili per la sua abitazione".
Bertolaso, il giovane Anemone, i contanti e i favori sessuali. L'iscrizione di Guido Bertolaso al registro degli indagati per concorso in corruzione ha - a giudizio del gip - un fondamento probatorio evidente. "Sono emerse dalle intercettazioni telefoniche conversazioni nelle quali il Bertolaso viene menzionato o è uno degli interlocutori (...) È emerso che lo stesso Bertolaso intrattiene rapporti diretti con l'imprenditore Diego Anemone con il quale si incontra spesso di persona e in previsione dei quali Anemone di attiva di persona alla ricerca di denaro contante, tanto che gli investigatori ritengono abbia una certa fondatezza supporre che detti incontri siano stati finalizzati alla consegna di somme di denaro a Bertolaso".
Il 23 settembre 2008 Anemone si sbatte per cercare 50mila euro in contanti in vista dell'incontro con il capo della Protezione civile, previsto per quella stessa sera. È l'unica traccia dell'ordinanza su un possibile passaggio di denaro. Ma non è chiaro, o quantomeno, gli investigatori non sono riusciti ad accertarlo, se effettivamente i due si vedano e se ci sia o meno consegna di contanti.
È certo al contrario che Guido Bertolaso goda dei favori sessuali messi a disposizione da Anemone. Il 21 novembre 2008 Bertolaso è al telefono con Simone Rossetti (il lenone di Anemone): ""Sono Guido, buongiorno... Sono atterrato in quest'istante dagli Stati Uniti, se oggi pomeriggio, se Francesca potesse... io verrei volentieri... una ripassata". "Perfetto". "Perché so che è sempre molto occupata... siccome oggi pomeriggio sono abbastanza libero, ti richiamo fra un quarto d'ora"". L'appuntamento viene fissato per le 16.
Una seconda prestazione sessuale è del 14 dicembre 2008 e ha luogo nel centro sportivo che è riconducibile Anemone ed è stato aggiudicatario della fetta più importante degli appalti per i Mondiali di nuoto 2009. "Tale prestazione - scrive il gip - è comprovata da intercettazioni con dialoghi del tutto espliciti e fortemente eloquenti e ha avuto luogo con una ragazza brasiliana presso il centro Salaria Sport Village".
Il 17 febbraio 2009, dalle 15 alle 16, Bertolaso è ancora allo Sport Village, per "fare terapia con Francesca", "per riprendermi un pochettino", "per uno dei soliti massaggi". Anemone lo aspetta fuori dalla cabina e al telefono si lamenta con il suo lenone perché il capo della Protezione civile tarda a congedarsi dalla massaggiatrice: "Mannaggia sto a morì de freddo".
Anemone, Balducci e la ricostruzione dell'Aquila. Le indagini - documenta l'ordinanza - accertano che Anemone "è di casa all'interno della Ferratella, dove oltre a Balducci, De Santis e Della Giovanpaola, ha rapporti con altri funzionari di rango minore che pure hanno piena consapevolezza dell'esistenza del "sistema gelatinoso": Maria Pia Forleo, Francesco Pintus e Fabrizio Ciotti. Fino al punto di alimentare una sorta di "cassa comune" per le piccole spese di rappresentanza". Naturalmente c'è dell'altro. A cominciare - scrive il gip - dai rapporti che si intrecciano tra Anemone e Balducci nella Erretifilm srl, società di produzione cinematografica che - come aveva scoperto un'inchiesta firmata da Fabrizio Gatti sull'Espresso del gennaio 2009 - vede come soci la moglie di Balducci (Rossana Thau) e la moglie di Anemone (Vanessa Pascucci).
L'11 aprile 2009, a pochi giorni dal sisma che ha devastato L'Aquila, Balducci, in una lunga conversazione con Anemone "fa pesare il fatto che si è fatto promotore per l'inserimento delle imprese di Anemone nei lavori post terremoto ("Ti rendi conto? Chi oggi al posto mio si sarebbe mosso?") ed esce allo scoperto pretendendo in cambio che il figlio Filippo goda di qualche ulteriore beneficio ("Tra qualche giorno compie 30 anni e io mi chiedo come padre: che ho fatto per lui? Un cazzo")". Filippo troverà una sistemazione.
D'altro canto, già il 6 aprile, in una conversazione tra gli imprenditori Francesco Maria De Vito Piscicelli, direttore tecnico dell'impresa Opere pubbliche e ambiente Spa di Roma, associata al consorzio Novus di Napoli e il cognato Gagliardi si capisce che c'è attesa per le mosse di Balducci sugli appalti: "Alla Ferratella occupati di sta roba del terremoto perché qui bisogna partire in quarta subito, non è che c'è un terremoto al giorno". "Lo so", e ride. "Per carità, poveracci". "Va buò". "Io stamattina ridevo alle tre e mezzo dentro al letto".
Le pressioni sulla stampa e il procuratore Toro
Nelle intercettazioni della primavera 2009 Anemone e Balducci discutono con grande preoccupazione delle inchieste di Fabrizio Gatti e dell'interesse di Annozero e di Milena Gabanelli (Report). Per provare a contenerle - si legge nell'ordinanza - muovono tale "Patrizio La Bella, amico del giornalista Gatti", che a sua insaputa li informa di quello che il cronista ha in animo di fare. Ma "i contatti tra gli indagati si fanno frenetici e fitti il 28 gennaio 2010, quando il quotidiano "La Repubblica" pubblica un'inchiesta a firma di Paolo Berizzi e Fabio Tonacci".
Gli indagati si muovono anche con Camillo Toro, commercialista e figlio del procuratore aggiunto di Roma Achille Toro, responsabile del pool dei reati contro la pubblica amministrazione (entrambi sono indagati). Il contatto con il magistrato e suo figlio è l'avvocato Edgardo Azzopardi ("Devo parlare con lui", dice a Camillo, che risponde: "Lascialo perdere che ce la vediamo noi"). Azzopardi il 17 dicembre 2009 parla con Toro e fissa un incontro di persona. Il 10 gennaio scorso parla con il figlio Camillo e lo esorta: "Assumi informazioni". Il 30 gennaio l'avvocato, al telefono, sembra aver avuto le informazioni: "Ci sono grossi problemi giudiziari in arrivo".
Malinconico e Masi
Il giovane Anemone rendeva felice anche Carlo Malinconico, in quel momento segretario generale alla presidenza del Consiglio e poi presidente della Fieg. "Su richiesta di Angelo Balducci l'imprenditore contribuiva all'organizzazione e pagamento di più soggiorni vacanza presso l'hotel "Il Pellicano" di Porto Santo Stefano". Naturalmente Malinconico non deve pagare un euro: "Mi raccomando, non è che si distraggono e gli fanno il conto". Anemone asseconda anche le richieste di Balducci perché assuma tale Anthony Smith, un tipo di Anacapri che Mauro Masi, direttore generale della Rai, gli aveva chiesto di sistemare.
I magistrati parlano di "corruzione gelatinosa". I rapporti con l'imprenditore Anemone
Balducci e i suoi amici, la cricca degli appalti
Ville, escort, assunzioni e auto di lusso
Il capo della Protezione civile non disdegna i favori sessuali di una certa Francesca
"Oggi pomeriggio sono libero... Verrei volentieri per una ripassata"
ROMA - Una "cricca dei banditi". Il gip di Firenze racconta la corruzione che ha governato gli appalti della Maddalena e la ricostruzione a L'Aquila. Le escort di Bertolaso e gli imprenditori che la notte del 6 aprile ridono pensando agli appalti.
Il sistema, scrive il gip Rosario Lupo, funzionava così: "Angelo Balducci e Fabio De Santis, pubblici ufficiali presso il Dipartimento per lo Sviluppo e la competitività del turismo della Presidenza del Consiglio dei ministri, incaricati della gestione dei "grandi eventi" (Mondiali di nuoto di Roma 2009, G8 della Maddalena, 150° anniversario dell'Unità d'Italia) insieme a Mauro Della Giovanpaola, pubblico ufficiale della struttura di missione per il G8 della Maddalena hanno asservito la loro funzione pubblica (alquanto delicata, attesi gli enormi poteri a loro concessi e i rilevantissimi importi di denaro e risorse a carico della collettività) in modo totale e incondizionato agli interessi dell'imprenditore Diego Anemone (e non solo). Tale asservimento veniva ben retribuito con vari benefit di carattere economico e non, anche di grande rilevanza patrimoniale: utilità indirizzate o direttamente ai tre pubblici ufficiali o a loro parenti o a soggetti a loro amici (in particolare Anemone e i suoi collaboratori si mettevano a disposizione dei tre, in particolare di Balducci per risolvere loro qualsiasi tipo di esigenza, anche la più banale)".
E il sistema, scrive ancora il gip, aveva un nome: "Gelatinoso". "Il caso in questione che ben potrebbe essere definito "storia di ordinaria corruzione" viene qui definito "gelatinoso". E non dagli investigatori ma dagli stessi protagonisti di tale inquietante vicenda di malaffare in una delle tante conversazioni telefoniche intercettate: "Il mio ragionamento è questo... Loro evidentemente stanno immersi in un liquido gelatinoso che è al limite dello scandalo" (...). Ma "sistema gelatinoso" non è l'unica definizione del Dipartimento per lo Sviluppo e la competitività del turismo della Presidenza del Consiglio dei ministri. Infatti la struttura cosiddetta della Ferratella (luogo dove ha sede il Dipartimento e di cui fanno parte Balducci, De Santis e Della Giovanpaola) viene definito - senza mezzi termini - dalle molto istruttive conversazioni telefoniche intercettate: "Cricca di banditi", "Banda di banditi", "Task force unita e compatta", "squadra collaudatissima", "combriccola", e i suoi componenti "bulldozer", "veri banditi", "gente che ruba tutto il rubabile", "persone da carcerare"".
Anche l'imprenditore Diego Anemone, del resto, a giudizio del gip, si dimostrava all'altezza della qualità della corruzione assicurata dal sistema in ragione del suo network di rapporti, a cominciare da quello con il Capo della Protezione civile e sottosegretario Guido Bertolaso: "È alquanto inquietante - si legge - che sussistano rapporti di collusione (che definire sospetti è mero eufemismo retorico) tra l'introdottissimo (nonostante la giovane età) Diego Anemone e il potente sottosegretario e capo della Protezione civile Guido Bertolaso (coinvolto nella gestione economica degli appalti aggiudicati con la normativa cosiddetta dei "grandi eventi") che, come risulta inequivocabilmente dalle intercettazioni telefoniche, frequenta spesso e volentieri Anemone e le sue strutture, per così dire, di "relax"".
Gli appalti e il prezzo della corruzione. Nell'elenco che ne fa il gip, sono almeno cinque gli appalti pilotati da Balducci e la sua "combriccola" della Protezione civile: "Lo stadio centrale del tennis del Foro Italico (Mondiali di nuoto Roma 2009); il Nuovo museo dello sport italiano di Tor Vergata (Mondiali di nuoto); il completamento dell'Aeroporto internazionale dell'Umbria Sant'Egidio di Perugia (Celebrazioni 150 anni Unità d'Italia); la realizzazione Palazzo della conferenza e area delegati (G8 Maddalena); la residenza dell'Arsenale (G8 Maddalena)". Il prezzo della corruzione sono ristrutturazioni di immobili, auto di lusso a sbafo, assunzioni di domestici e figli, favori sessuali con pagamento di escort a domicilio.
Angelo Balducci
Scrive il gip: "Angelo Balducci: utilizzo di due utenze cellulari; personale di servizio nella proprietà di Montepulciano; uso di autovettura Bmw serie 5; messa a disposizione di Rosanna Thau (moglie di Balducci) di una Fiat 500; fornitura di mobili (un divano e due poltrone) per la proprietà di Montepulciano; esecuzione di lavori di manutenzione e riparazione negli immobili di Roma e Montepulciano; assunzione di Filippo Balducci (figlio di Angelo e della sua compagna Elena Petronela Buchila); messa a disposizione di Filippo Balducci di autovettura Bmw del valore di 71mila euro; lavori di ristrutturazione per l'appartamento di Filippo Balducci in via Latina a Roma con fornitura di materiali di arredo in legno e tessuti; viaggi a bordo di aerei privati; numerosi soggiorni su sua richiesta all'hotel Pellicano di Porto Santo Stefano; assunzione, su sua richiesta, di Anthony Smith e messa a disposizione di un'abitazione.
"Fabio De Santis: affidamento di lavori pubblici in subappalto a Marco De Santis; utilizzo di un'utenza cellulare; fornitura di mobili destinati alla sua abitazione; prestazioni sessuali a pagamento a Venezia (17 ottobre e 28 agosto 2008) e Roma (13 novembre 2008).
"Mauro della Giovanpaola: prestazioni sessuali a pagamento a Venezia tra il 17 e il 18 ottobre 2008; uso di un immobile con personale di servizio all'isola della Maddalena; messa a disposizione di tre autovetture Bmw; fornitura di mobili per la sua abitazione".
Bertolaso, il giovane Anemone, i contanti e i favori sessuali. L'iscrizione di Guido Bertolaso al registro degli indagati per concorso in corruzione ha - a giudizio del gip - un fondamento probatorio evidente. "Sono emerse dalle intercettazioni telefoniche conversazioni nelle quali il Bertolaso viene menzionato o è uno degli interlocutori (...) È emerso che lo stesso Bertolaso intrattiene rapporti diretti con l'imprenditore Diego Anemone con il quale si incontra spesso di persona e in previsione dei quali Anemone di attiva di persona alla ricerca di denaro contante, tanto che gli investigatori ritengono abbia una certa fondatezza supporre che detti incontri siano stati finalizzati alla consegna di somme di denaro a Bertolaso".
Il 23 settembre 2008 Anemone si sbatte per cercare 50mila euro in contanti in vista dell'incontro con il capo della Protezione civile, previsto per quella stessa sera. È l'unica traccia dell'ordinanza su un possibile passaggio di denaro. Ma non è chiaro, o quantomeno, gli investigatori non sono riusciti ad accertarlo, se effettivamente i due si vedano e se ci sia o meno consegna di contanti.
È certo al contrario che Guido Bertolaso goda dei favori sessuali messi a disposizione da Anemone. Il 21 novembre 2008 Bertolaso è al telefono con Simone Rossetti (il lenone di Anemone): ""Sono Guido, buongiorno... Sono atterrato in quest'istante dagli Stati Uniti, se oggi pomeriggio, se Francesca potesse... io verrei volentieri... una ripassata". "Perfetto". "Perché so che è sempre molto occupata... siccome oggi pomeriggio sono abbastanza libero, ti richiamo fra un quarto d'ora"". L'appuntamento viene fissato per le 16.
Una seconda prestazione sessuale è del 14 dicembre 2008 e ha luogo nel centro sportivo che è riconducibile Anemone ed è stato aggiudicatario della fetta più importante degli appalti per i Mondiali di nuoto 2009. "Tale prestazione - scrive il gip - è comprovata da intercettazioni con dialoghi del tutto espliciti e fortemente eloquenti e ha avuto luogo con una ragazza brasiliana presso il centro Salaria Sport Village".
Il 17 febbraio 2009, dalle 15 alle 16, Bertolaso è ancora allo Sport Village, per "fare terapia con Francesca", "per riprendermi un pochettino", "per uno dei soliti massaggi". Anemone lo aspetta fuori dalla cabina e al telefono si lamenta con il suo lenone perché il capo della Protezione civile tarda a congedarsi dalla massaggiatrice: "Mannaggia sto a morì de freddo".
Anemone, Balducci e la ricostruzione dell'Aquila. Le indagini - documenta l'ordinanza - accertano che Anemone "è di casa all'interno della Ferratella, dove oltre a Balducci, De Santis e Della Giovanpaola, ha rapporti con altri funzionari di rango minore che pure hanno piena consapevolezza dell'esistenza del "sistema gelatinoso": Maria Pia Forleo, Francesco Pintus e Fabrizio Ciotti. Fino al punto di alimentare una sorta di "cassa comune" per le piccole spese di rappresentanza". Naturalmente c'è dell'altro. A cominciare - scrive il gip - dai rapporti che si intrecciano tra Anemone e Balducci nella Erretifilm srl, società di produzione cinematografica che - come aveva scoperto un'inchiesta firmata da Fabrizio Gatti sull'Espresso del gennaio 2009 - vede come soci la moglie di Balducci (Rossana Thau) e la moglie di Anemone (Vanessa Pascucci).
L'11 aprile 2009, a pochi giorni dal sisma che ha devastato L'Aquila, Balducci, in una lunga conversazione con Anemone "fa pesare il fatto che si è fatto promotore per l'inserimento delle imprese di Anemone nei lavori post terremoto ("Ti rendi conto? Chi oggi al posto mio si sarebbe mosso?") ed esce allo scoperto pretendendo in cambio che il figlio Filippo goda di qualche ulteriore beneficio ("Tra qualche giorno compie 30 anni e io mi chiedo come padre: che ho fatto per lui? Un cazzo")". Filippo troverà una sistemazione.
D'altro canto, già il 6 aprile, in una conversazione tra gli imprenditori Francesco Maria De Vito Piscicelli, direttore tecnico dell'impresa Opere pubbliche e ambiente Spa di Roma, associata al consorzio Novus di Napoli e il cognato Gagliardi si capisce che c'è attesa per le mosse di Balducci sugli appalti: "Alla Ferratella occupati di sta roba del terremoto perché qui bisogna partire in quarta subito, non è che c'è un terremoto al giorno". "Lo so", e ride. "Per carità, poveracci". "Va buò". "Io stamattina ridevo alle tre e mezzo dentro al letto".
Le pressioni sulla stampa e il procuratore Toro
Nelle intercettazioni della primavera 2009 Anemone e Balducci discutono con grande preoccupazione delle inchieste di Fabrizio Gatti e dell'interesse di Annozero e di Milena Gabanelli (Report). Per provare a contenerle - si legge nell'ordinanza - muovono tale "Patrizio La Bella, amico del giornalista Gatti", che a sua insaputa li informa di quello che il cronista ha in animo di fare. Ma "i contatti tra gli indagati si fanno frenetici e fitti il 28 gennaio 2010, quando il quotidiano "La Repubblica" pubblica un'inchiesta a firma di Paolo Berizzi e Fabio Tonacci".
Gli indagati si muovono anche con Camillo Toro, commercialista e figlio del procuratore aggiunto di Roma Achille Toro, responsabile del pool dei reati contro la pubblica amministrazione (entrambi sono indagati). Il contatto con il magistrato e suo figlio è l'avvocato Edgardo Azzopardi ("Devo parlare con lui", dice a Camillo, che risponde: "Lascialo perdere che ce la vediamo noi"). Azzopardi il 17 dicembre 2009 parla con Toro e fissa un incontro di persona. Il 10 gennaio scorso parla con il figlio Camillo e lo esorta: "Assumi informazioni". Il 30 gennaio l'avvocato, al telefono, sembra aver avuto le informazioni: "Ci sono grossi problemi giudiziari in arrivo".
Malinconico e Masi
Il giovane Anemone rendeva felice anche Carlo Malinconico, in quel momento segretario generale alla presidenza del Consiglio e poi presidente della Fieg. "Su richiesta di Angelo Balducci l'imprenditore contribuiva all'organizzazione e pagamento di più soggiorni vacanza presso l'hotel "Il Pellicano" di Porto Santo Stefano". Naturalmente Malinconico non deve pagare un euro: "Mi raccomando, non è che si distraggono e gli fanno il conto". Anemone asseconda anche le richieste di Balducci perché assuma tale Anthony Smith, un tipo di Anacapri che Mauro Masi, direttore generale della Rai, gli aveva chiesto di sistemare.
mercoledì 10 febbraio 2010
da Repubblica - BERTOLASO indagato....era ora !!!!
In manette il presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici
Si occupò, come "soggetto attuatore" delle opere della MaddalenaG8 sardo,
Protezione civile nella bufera
Bertolaso indagato, Balducci arrestatoArrestate altre tre persone, sotto inchiesta una ventina
di MARIA ELENA VINCENZI e FRANCA SELVATICI
ROMA - Una tempesta si abbatte sulla Protezione Civile. Guido Bertolaso ha rimesso il suo mandato perché sotto inchiesta nell'ambito dell'inchiesta sulla regolarità degli appalti per il G8. I carabinieri hanno perquisito la sua abitazione e i suoi uffici, mentre sono finiti in manette, con l'accusa di corruzione, altre quattro persone, tra le quali Angelo Balducci, presidente del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici, l'uomo indicato dalla Protezione Civile per realizzare le opere per il G8 alla Maddalena, poi trasferito a L'Aquila. Gli altri tre arrestati sono Fabio De Santis, successore di Balducci come "soggetto attuatore", Mauro Della Giovampaola e Diego Anemone, imprenditore romano, anche lui coinvolto nella realizzazione delle opere per il G8 e per i Mondiali di Nuoto a Roma dell'anno scorso. Tutto è avvenuto nell'ambito di un'indagine dei carabinieri del Ros - coordinata dalla Procura di Firenze - sugli appalti necessari per il G8 alla Maddalena nel 2008. Nell'inchiesta sono finite altre venti persone indagate, tra le quali - stando a quanto risulta dalle prime indiscrezioni - anche magistrato romano.
Angelo Balducci era stato nominato "soggetto attuatore" delle opere per il G8 alla Maddalena con ordinanza della Protezione civile del 2008, ma successivamente era stato sostituito nell'incarico da Fabio De Santis. Non è mai stato un dirigente della Protezione civile. In passato aveva avuto incarichi per gli interventi legati al 150° anniversario dell'Unità d'Italia e per la ricostruzione del teatro Petruzzelli di Bari. E' stato, inoltre, provveditore alle opere pubbliche di Lazio e Sardegna.
L'origine dell'indagine. Ad avviare l'inchiesta sugli appalti per il G8 alla Maddalena sono state alcune intercettazioni del Ros nell'ambito dell'inchiesta di Firenze sull'urbanizzazione dell'area di Castello, di proprietà dell'imprenditore Salvatore Ligresti, finita sotto sequestro nel novembre 2008 su richiesta della Procura del capoluogo toscano. In quell'inchiesta il costruttore, di origine siciliana, presidente onorario di Fondiaria Sai, è indagato assieme con il suo braccio destro Fausto Rapisarda, con gli ex assessori comunali Graziano Cioni (sicurezza sociale) e Gianni Biagi (urbanistica), con due architetti progettisti. Per tutti, l'ipotesi di reato formulata è concorso in corruzione.
Ed è proprio uno dei due architetti indagati per la vicenda di Castello, il fiorentino Marco Casamonti, l'anello di congiunzione con Angelo Balducci, ex vice del capo della Protezione civile e attuale presidente del consiglio superiore dei lavori pubblici. Casamonti, titolare dello studio Archea, uno dei progettisti dell'hotel a cinque stelle che alla Maddalena avrebbe dovuto ospitare i capi di stato e di governo. E' stato intercettando lui che spunta il nome di Balducci, il quale viene così intercettato a sua volta. Casamonti questa mattina è stato perquisito: per lui l'accusa è di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
La Corte dei Conti. Il dossier sul caso-Maddalena era anche già finito sulle scrivanie della Procura della Corte dei conti, anche in seguito dell'inchiesta di Repubblica sul flop del G8 fantasma, in seguito trasferito all'Aquila. Al centro degli accertamenti della magistratura contabile c'erano gli sprechi e lo stato di abbandono delle strutture, che avrebbero dovuto ospitare i capi di stato e di governo di mezzo mondo. Lavori che, dopo otto mesi dalla fine dei lavori, non hanno prodotto neanche un posto di lavoro, né rilanciato l'economia dell'isola. La Corte dei conti stava già indagando sulle spese sostenute: 327 milioni (i dati sono della Protezione civile) utilizzati dal governo attraverso la struttura di missione del G8. Gli interventi hanno riguardato l'ex Arsenale e l'ex ospedale militare. Ma le strutture oggi versano in condizioni di incuria, degrado e abbandono, tra soffitti crollati, tetti scoperchiati, porte danneggiate, infiltrazioni d' acqua.
Un sopralluogo effettuato la settimana scorsa da Guido Bertolaso alla Maddalena era servito invece a stabilire che - secondo il sottosegretario - tutte le strutture "godevano di ottima salute" e che, tutt'al più sarebbero necessari piccoli lavori di manutenzione.
Chi è Angelo Balducci. Ingegnere civile, sposato, due figli, Angelo Balducci, esecutore per le opere del G8 alla Maddalena, ha alle spalle una lunga carriera nei Lavori Pubblici, da quando nel 1976 vinse un concorso al Ministero. Ha lavorato per il Commissario delle zone terremotate in Friuli; negli anni '80 come Ingegnere Capo per per il programma di realizzazione delle Capitanerie di Porto italiane. Diventa successivamente provveditore alle opere pubbliche del Piemonte e Valle d'Aosta, poi della Lombardia e successivamente del Lazio. Per il ministero degli Esteri è stato incaricato della realizzazione e manutenzione di ambasciate e istituti di cultura all'estero. E' stato responsabile per le zone terremotate dell'Umbria e delle Marche. Ha avuto incarichi legati al 150° anniversario dell'Unità d'Italia e per la ricostruzione del teatro Petruzzelli di Bari. Dopo l'incarico per l'esecuzione dei lavori alla Maddalena, è stato nominato Commissario straordinario per la realizzazione degli interventi per i mondiali di nuoto 'Roma 2009'.
-----------------
Esiste ancora qualcuno che non aveva capito che c'è qualcosa sotto ?!!!
Un unico individuo che si deve occupare di cose
per le quali 100 professionisti non basterebbero!
Saremo tutti fessi in Italia...
ma spero NON FINO A QUESTO PUNTO !!!!
Si occupò, come "soggetto attuatore" delle opere della MaddalenaG8 sardo,
Protezione civile nella bufera
Bertolaso indagato, Balducci arrestatoArrestate altre tre persone, sotto inchiesta una ventina
di MARIA ELENA VINCENZI e FRANCA SELVATICI
ROMA - Una tempesta si abbatte sulla Protezione Civile. Guido Bertolaso ha rimesso il suo mandato perché sotto inchiesta nell'ambito dell'inchiesta sulla regolarità degli appalti per il G8. I carabinieri hanno perquisito la sua abitazione e i suoi uffici, mentre sono finiti in manette, con l'accusa di corruzione, altre quattro persone, tra le quali Angelo Balducci, presidente del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici, l'uomo indicato dalla Protezione Civile per realizzare le opere per il G8 alla Maddalena, poi trasferito a L'Aquila. Gli altri tre arrestati sono Fabio De Santis, successore di Balducci come "soggetto attuatore", Mauro Della Giovampaola e Diego Anemone, imprenditore romano, anche lui coinvolto nella realizzazione delle opere per il G8 e per i Mondiali di Nuoto a Roma dell'anno scorso. Tutto è avvenuto nell'ambito di un'indagine dei carabinieri del Ros - coordinata dalla Procura di Firenze - sugli appalti necessari per il G8 alla Maddalena nel 2008. Nell'inchiesta sono finite altre venti persone indagate, tra le quali - stando a quanto risulta dalle prime indiscrezioni - anche magistrato romano.
Angelo Balducci era stato nominato "soggetto attuatore" delle opere per il G8 alla Maddalena con ordinanza della Protezione civile del 2008, ma successivamente era stato sostituito nell'incarico da Fabio De Santis. Non è mai stato un dirigente della Protezione civile. In passato aveva avuto incarichi per gli interventi legati al 150° anniversario dell'Unità d'Italia e per la ricostruzione del teatro Petruzzelli di Bari. E' stato, inoltre, provveditore alle opere pubbliche di Lazio e Sardegna.
L'origine dell'indagine. Ad avviare l'inchiesta sugli appalti per il G8 alla Maddalena sono state alcune intercettazioni del Ros nell'ambito dell'inchiesta di Firenze sull'urbanizzazione dell'area di Castello, di proprietà dell'imprenditore Salvatore Ligresti, finita sotto sequestro nel novembre 2008 su richiesta della Procura del capoluogo toscano. In quell'inchiesta il costruttore, di origine siciliana, presidente onorario di Fondiaria Sai, è indagato assieme con il suo braccio destro Fausto Rapisarda, con gli ex assessori comunali Graziano Cioni (sicurezza sociale) e Gianni Biagi (urbanistica), con due architetti progettisti. Per tutti, l'ipotesi di reato formulata è concorso in corruzione.
Ed è proprio uno dei due architetti indagati per la vicenda di Castello, il fiorentino Marco Casamonti, l'anello di congiunzione con Angelo Balducci, ex vice del capo della Protezione civile e attuale presidente del consiglio superiore dei lavori pubblici. Casamonti, titolare dello studio Archea, uno dei progettisti dell'hotel a cinque stelle che alla Maddalena avrebbe dovuto ospitare i capi di stato e di governo. E' stato intercettando lui che spunta il nome di Balducci, il quale viene così intercettato a sua volta. Casamonti questa mattina è stato perquisito: per lui l'accusa è di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
La Corte dei Conti. Il dossier sul caso-Maddalena era anche già finito sulle scrivanie della Procura della Corte dei conti, anche in seguito dell'inchiesta di Repubblica sul flop del G8 fantasma, in seguito trasferito all'Aquila. Al centro degli accertamenti della magistratura contabile c'erano gli sprechi e lo stato di abbandono delle strutture, che avrebbero dovuto ospitare i capi di stato e di governo di mezzo mondo. Lavori che, dopo otto mesi dalla fine dei lavori, non hanno prodotto neanche un posto di lavoro, né rilanciato l'economia dell'isola. La Corte dei conti stava già indagando sulle spese sostenute: 327 milioni (i dati sono della Protezione civile) utilizzati dal governo attraverso la struttura di missione del G8. Gli interventi hanno riguardato l'ex Arsenale e l'ex ospedale militare. Ma le strutture oggi versano in condizioni di incuria, degrado e abbandono, tra soffitti crollati, tetti scoperchiati, porte danneggiate, infiltrazioni d' acqua.
Un sopralluogo effettuato la settimana scorsa da Guido Bertolaso alla Maddalena era servito invece a stabilire che - secondo il sottosegretario - tutte le strutture "godevano di ottima salute" e che, tutt'al più sarebbero necessari piccoli lavori di manutenzione.
Chi è Angelo Balducci. Ingegnere civile, sposato, due figli, Angelo Balducci, esecutore per le opere del G8 alla Maddalena, ha alle spalle una lunga carriera nei Lavori Pubblici, da quando nel 1976 vinse un concorso al Ministero. Ha lavorato per il Commissario delle zone terremotate in Friuli; negli anni '80 come Ingegnere Capo per per il programma di realizzazione delle Capitanerie di Porto italiane. Diventa successivamente provveditore alle opere pubbliche del Piemonte e Valle d'Aosta, poi della Lombardia e successivamente del Lazio. Per il ministero degli Esteri è stato incaricato della realizzazione e manutenzione di ambasciate e istituti di cultura all'estero. E' stato responsabile per le zone terremotate dell'Umbria e delle Marche. Ha avuto incarichi legati al 150° anniversario dell'Unità d'Italia e per la ricostruzione del teatro Petruzzelli di Bari. Dopo l'incarico per l'esecuzione dei lavori alla Maddalena, è stato nominato Commissario straordinario per la realizzazione degli interventi per i mondiali di nuoto 'Roma 2009'.
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Esiste ancora qualcuno che non aveva capito che c'è qualcosa sotto ?!!!
Un unico individuo che si deve occupare di cose
per le quali 100 professionisti non basterebbero!
Saremo tutti fessi in Italia...
ma spero NON FINO A QUESTO PUNTO !!!!
(Da Repubblica) Continua l'operazione "BAVAGLIO alla cultura"!
Vigilianza Rai, stop alla politica
già un mese prima delle elezioni
L'Usigrai: "È il bavaglio, si va verso lo sciopero"
ROMA - Niente Ballarò, Porta a Porta, Annozero e trasmissioni simili all'approssimarsi delle elezioni. Addirittura per tutto il mese che precede le elezioni. Non potranno andare in onda oppure dovranno trasformarsi in tribune elettorali regolamentate. E' quanto ha deciso a maggioranza la Commissione di Vigilanza Rai che si è riunita oggi per mettere a punto le regole sui programmi tv nel periodo della campagna elettorale. E' l'effetto del libera dato dalla Commissione al regolamento per l'applicazione della par condicio in tv in vista delle regionali del 28 e 29 marzo. Tra le novità più importanti contenute nel testo approvato questa sera dalla commissione, una norma che assimila alle regole della comunicazione politica nell'ultimo mese prima del voto anche le trasmissioni di approfondimento, passata con i voti del centrodestra e del relatore, il radicale Marco Beltrandi, e con la netta opposizione del Pd, che ha abbandonato i lavori.
La protesta del Pd. "Quello che è accaduto - accusa il capogruppo del Pd in vigilanza, Fabrizio Morri - è molto grave: il centrodestra, complice Beltrandi, ha votato la soppressione delle trasmissioni di approfondimento giornalistico nell'ultimo mese di campagna elettorale: dunque 'Porta a Porta', 'Ballaro, 'Annozero' salteranno, cosa mai accaduta prima e che la legge non chiede, e per estensione due terzi del palinsesto di Raitre rischiano la cancellazione. La norma approvata, infatti, prevede che al posto di queste trasmissioni si facciano tribune elettorali, sottoposte alle regole rigide della ripartizione paritaria fra tutti i soggetti politici". Secondo Morri, questa novità apre anche un problema relativo alla tv commerciale: "Dubito molto - sottolinea - che l'Autorità per le comunicazioni si senta di cancellare 'Matrix' o gli altri approfondimenti di Mediaset".
La replica di Beltrandi. "Le nuove disposizioni - spiega l'esponente radicale - stabiliscono che i programmi di approfondimento possano scegliere: o devono ospitare nei loro spazi le tribune politiche, oppure possono andare in onda in orari e fasce diverse. Dipenderà da Vespa, da Floris, da Santoro, cioè dai responsabili delle trasmissioni. E in ogni caso, se decideranno di andare in onda in altre fasce orarie e si occuperanno di politica, dovranno obbedire alle regole della comunicazione politica e cioè delle tribune".
Usigrai: "E' il bavaglio, si va verso lo sciopero". "Domani stesso - ha dichiarato Carlo Verna dell'Usigrai - apriremo le procedure per lo sciopero dopo la decisione della vigilanza dimettere il bavaglio all'informazione Rai durante la campagna elettorale. Si stanno minando le ragioni stesse del servizio pubblico. Una assurdità".
(09 febbraio 2010)
già un mese prima delle elezioni
L'Usigrai: "È il bavaglio, si va verso lo sciopero"
ROMA - Niente Ballarò, Porta a Porta, Annozero e trasmissioni simili all'approssimarsi delle elezioni. Addirittura per tutto il mese che precede le elezioni. Non potranno andare in onda oppure dovranno trasformarsi in tribune elettorali regolamentate. E' quanto ha deciso a maggioranza la Commissione di Vigilanza Rai che si è riunita oggi per mettere a punto le regole sui programmi tv nel periodo della campagna elettorale. E' l'effetto del libera dato dalla Commissione al regolamento per l'applicazione della par condicio in tv in vista delle regionali del 28 e 29 marzo. Tra le novità più importanti contenute nel testo approvato questa sera dalla commissione, una norma che assimila alle regole della comunicazione politica nell'ultimo mese prima del voto anche le trasmissioni di approfondimento, passata con i voti del centrodestra e del relatore, il radicale Marco Beltrandi, e con la netta opposizione del Pd, che ha abbandonato i lavori.
La protesta del Pd. "Quello che è accaduto - accusa il capogruppo del Pd in vigilanza, Fabrizio Morri - è molto grave: il centrodestra, complice Beltrandi, ha votato la soppressione delle trasmissioni di approfondimento giornalistico nell'ultimo mese di campagna elettorale: dunque 'Porta a Porta', 'Ballaro, 'Annozero' salteranno, cosa mai accaduta prima e che la legge non chiede, e per estensione due terzi del palinsesto di Raitre rischiano la cancellazione. La norma approvata, infatti, prevede che al posto di queste trasmissioni si facciano tribune elettorali, sottoposte alle regole rigide della ripartizione paritaria fra tutti i soggetti politici". Secondo Morri, questa novità apre anche un problema relativo alla tv commerciale: "Dubito molto - sottolinea - che l'Autorità per le comunicazioni si senta di cancellare 'Matrix' o gli altri approfondimenti di Mediaset".
La replica di Beltrandi. "Le nuove disposizioni - spiega l'esponente radicale - stabiliscono che i programmi di approfondimento possano scegliere: o devono ospitare nei loro spazi le tribune politiche, oppure possono andare in onda in orari e fasce diverse. Dipenderà da Vespa, da Floris, da Santoro, cioè dai responsabili delle trasmissioni. E in ogni caso, se decideranno di andare in onda in altre fasce orarie e si occuperanno di politica, dovranno obbedire alle regole della comunicazione politica e cioè delle tribune".
Usigrai: "E' il bavaglio, si va verso lo sciopero". "Domani stesso - ha dichiarato Carlo Verna dell'Usigrai - apriremo le procedure per lo sciopero dopo la decisione della vigilanza dimettere il bavaglio all'informazione Rai durante la campagna elettorale. Si stanno minando le ragioni stesse del servizio pubblico. Una assurdità".
(09 febbraio 2010)
martedì 9 febbraio 2010
"voto per chi mi fa mangiare!"
La democrazia, lo sappiamo tutti, è in teoria qualcosa di straordinario.
Utilizzata male, raggirata, mortificata, mistificata (come avviene in Italia)
è una delle forme di convivenza più infantili che esistano.
In Ucraina una donna appena intervistata in relazione alle attuali elezioni
si è spinta a dire : "Voto per chi mi fa mangiare!"
(esattamente come capita in Taviano ed in Italia, anche se si tenta di dar una differente dignità al concetto) .
Quindi : niente idee, niente cultura, niente visione di sviluppo...
solo un primordiale istinto di sopravvivenza.
Situazione squallida se continuiamo a considerarci l' ANIMALE EVULUTO per ECCELLENZA.
Ancor peggio per chi si considera "ad immagine di Dio".
Qualsiasi animale potrebbe insegnarci regole di convivenza
innegabilmente più evolute delle nostre.
Siamo stupidi, superbi e ciechi.
Poche o nulle le prospettive di miglioramento in questa FALSA DEMOCRAZIA
mortificata da una scarsa (o inesistente) cultura politica,
dalle mancate preferenze, dagli sbarramenti al 4%
(in democrazia anche un 0,5 % dovrebbe essere RAPPRESENTATO!!!),
dalla mistificazione dell'informazione, dalla mancanza di giornalisti "non in vendita",
dai nostri politici-affaristi e dalle infinite quantità di denaro che amministrano in maniera vergognosa e senza dar conto ad organi di VERO controllo.
Utilizzata male, raggirata, mortificata, mistificata (come avviene in Italia)
è una delle forme di convivenza più infantili che esistano.
In Ucraina una donna appena intervistata in relazione alle attuali elezioni
si è spinta a dire : "Voto per chi mi fa mangiare!"
(esattamente come capita in Taviano ed in Italia, anche se si tenta di dar una differente dignità al concetto) .
Quindi : niente idee, niente cultura, niente visione di sviluppo...
solo un primordiale istinto di sopravvivenza.
Situazione squallida se continuiamo a considerarci l' ANIMALE EVULUTO per ECCELLENZA.
Ancor peggio per chi si considera "ad immagine di Dio".
Qualsiasi animale potrebbe insegnarci regole di convivenza
innegabilmente più evolute delle nostre.
Siamo stupidi, superbi e ciechi.
Poche o nulle le prospettive di miglioramento in questa FALSA DEMOCRAZIA
mortificata da una scarsa (o inesistente) cultura politica,
dalle mancate preferenze, dagli sbarramenti al 4%
(in democrazia anche un 0,5 % dovrebbe essere RAPPRESENTATO!!!),
dalla mistificazione dell'informazione, dalla mancanza di giornalisti "non in vendita",
dai nostri politici-affaristi e dalle infinite quantità di denaro che amministrano in maniera vergognosa e senza dar conto ad organi di VERO controllo.
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